Glechoma hederacea, edera terrestre
Hyssopus officinalis, issopo
Lamium album, ortica bianca
Lavandula angustifolia, lavanda
Leonorus cardiaca, cardiaca
Melissa officinalis, melissa
Mentha piperita, menta
Ocimum basilicum, basilico
Origanum majorana, maggiorana
Origanum vulgare, origano
Rosmarinus officinalis, rosmarino
Salvia officinalis, salvia
Satureja montana e hortensis, santoreggia
Scutellaria baicalensis e laterifolia, scutellaria
Stachys recta, betonica
Teucrium chamaedrys, camedrio
Thymus vulgaris, timo
Caratteristiche
I fiori dei componenti di questa famiglia molto diffusa negli orti e nell’alimentazione, specie dei paesi mediterranei, hanno i due petali superiori e i tre inferiori conformati quasi come due labbra, che servono da appoggio agli insetti impollinatori (sono spesso piante mellifere), da cui il nome. Quasi sempre piante rustiche e amanti dei luoghi soleggiati, contengono percentuali molto elevate di oli essenziali volatili in tutta la parte aerea, il che ne fa forse la famiglia più utilizzata in aromaterapia. Questo e il colore spesso bianco, porpora o azzurro dei fiori, oltre alla fioritura a volte prolungata o ripetuta (vedi rosmarino) depongono per il loro effetto prevalentemente centrifugo, anche se mai eccessivo o violento.
Proprietà
Generalmente antispasmodiche, stimolanti e antidepressive ma sostanzialmente modulatrici dell’umore, spesso dal sapore aromatico e leggermente piccante, hanno generalmente anche un’ eccellente effetto antisettico per la presenza degli oli essenziali. Inoltre stimolano la peristalsi, sono espettoranti, balsamiche e anti reumatiche e spesso emmenagoghe per il contenuto di fitoestrogeni. Spesso le loro sostanze aromatiche hanno un notevole impatto sullo psichismo. La salvia ha anche una forte componente centripeta, il che ne allarga l’uso come antisudorifero.
Costituzioni
Linfatici e melanconici, ma anche molti collerici possono sicuramente usufruire dei benefici delle Labiate, piante mediterranee piene di vitalità e solarità ma che sembrano in grado di modulare i loro effetti. Sono quindi adatte a stimolare i terreni iporeattivi, impedendo la sclerosi e la contrazione, ma anche a sciogliere l’eccessiva congestione delle costituzioni iperreattive.
Stagionalità
La primavera e l’estate sono le stagioni in cui le Labiate sprigionano al massimo il loro potenziale terapeutico, ma saranno da tenere presenti anche nell’autunno, se occorrerà apportare calore moderato per compensare eventuali squilibri.